Vice-campione Europeo, Vice-campione del Mondo e medaglia d’oro in Coppa del Mondo Junior: il 2017 di Elia Sdruccioli — talentuoso tiratore di Skeet del Gruppo Sportivo dell’Esercito e della Nazionale Italiana — era stato a dir poco memorabile. E per fare di meglio restava un ultimo gradino da salire, nel 2018: quello del podio iridato.
Al Changwon International Shooting Range di Changwon, l’affascinante teatro della 52esima edizione del Campionato del Mondo ISSF, Elia è arrivato con grande fiducia. Forte delle finali conquistate a Sydney, dove si è poi piazzato quarto, e a Suhl, dove si è messo al collo la medaglia di bronzo.
Qualificatosi per la finali di Skeet maschile con il punteggio di 121 piattelli su 125, l’Azzurrino ha poi lottato con le tutte le sue forze, fisiche e mentali, evitando per un soffio l’eliminazione al terzo posto, e chiudendo con lo straordinario punteggio di 55 su 60 e la medaglia più bella attorno al collo.
D: Con che spirito ti sei approcciato a questo Campionato del Mondo?
R: Ero partito da casa con in mente l’obiettivo più grande, la vittoria. Lo faccio sempre. Ho una teoria un po’ particolare — credo che il secondo sia sempre il primo degli ultimi — e finché non arriva la medaglia d’oro non sono mai completamente soddisfatto.
D: E finalmente è arrivata…
R: Sì, finalmente è arrivata, proprio al mio ultimo anno da junior. All’Europeo, nonostante i due ori di squadra non ho fatto bene nell’individuale, dove sono uscito dalla finale per un piattello, dopo uno spareggio a quattro. Questo mi ha dato ancora più carica, più determinazione per fare bene al Mondiale.
D: Come cambia, ora che stai per passare tra i senior, la tua carriera?
R: Vorrei che questa gara, pur essendo l’ultima da junior, fosse un punto di partenza più che un punto d’arrivo. Un trampolino verso quello che è il mio sogno più grande: la partecipazione ai Giochi Olimpici. Non ne ho ancora parlato con il CT Andrea Benelli, non direttamente perlomeno, però sanno bene quali sono le mie ambizioni. E questa vittoria è il miglior biglietto da visita che potessi presentare.
Elia Sdruccioli è così: spavaldo, sicuro di sé, anche sbruffone talvolta. Ma senza mai andare sopra le righe, o senza perdere di vista l’obiettivo. Elia non ha paura, è pronto a dare continuità alla grande tradizione del tiro a volo Azzurro. È pronto per il grande salto.
UNA CHIUSURA MEMORABILE: ELIA SDRUCCIOLI È PRONTO PER IL GRANDE SALTO
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