Palla totalmente camiciata, palla totalmente camiciata a base rastremata, punta cava, punta cava a base rastremata, punta molle, punta molle a base rastremata, punta piatta... La disponibilità di proiettili per pistola o per fucile è oggi quasi illimitata e la scelta può variare tra migliaia di tipi, marche e forme. Per semplicità, potremmo circoscrivere il tutto in due grandi tipologie di proiettili più comuni e utilizzati.
Proiettili Camiciati/Blindati
Formati da un nucleo di piombo rivestito completamente da una “camicia” di metallo tenero (di solito in rame o leghe varie), sono proiettili indicati per la caccia ai tetraonidi e agli animali da pelliccia, dove consentito. Sono realizzati così proprio per non sciupare o lacerare la selvaggina al momento del rilascio dell’energia. Si tratta fondamentalmente di proiettili di origine militare, largamente utilizzati nei poligoni di tiro.
Proiettili Espansivi
In questa categoria rientrano – a volte forzatamente – quasi tutti i proiettili offerti commercialmente sul mercato. Queste munizioni sono concepite per espandersi e ogni casa produttrice offre diversi gradi di espansione a seconda della tipologia di utilizzo; alcune di esse hanno la caratteristica di frammentarsi, causando vaste lesioni nella preda.
Identificare i proiettili
Di solito i proiettili vengono identificati in base alla tipologia costruttiva (es. FMJ: Full metal Jacket) e alla loro forma (es. BT: Base Rastermata o FN: Punta Piatta).
Al giorno d’oggi, inoltre, molte denominazioni vengono identificate con i nomi commerciali dati ai proiettili, come per esempio il famoso proiettile Alaska, caricato nei calibri più comuni per la caccia agli alci, che in realtà altro non è che una palla tradizionale e molto accurata a punta soffice, con mantello di lega di zinco e rame. Oppure il proiettile Partition, lo standard di riferimento per le palle a doppio nucleo.
Quale proiettile scegliere?
La palla è l’elemento che colpirà la selvaggina, pertanto la scelta della conformazione migliore varia in base alla distanza di tiro e al selvatico col quale ci si metterà alla prova. L’errore più comune è delegare la scelta dei proiettili oppure fare affidamento sul “sentito dire”, perché la scelta del proiettile corretto dovrebbe essere il risultato di una accurata ricerca personale.
Oggi l’offerta di proiettili è davvero immensa, ma seguendo il consiglio di un buon armiere che conosca la tipologia di fauna, la distanza di tiro e le condizioni ambientali che incontrerai, otterrai sicuramente delle buone dritte: presta sempre molta attenzione e fiducia nei professionisti, non fare come le allodole!