I dati di velocità dei proiettili sono reperibili sulla scatola delle cartucce. Occorre però fare attenzione perché la velocità dipende dalla lunghezza della canna in cui viene sparato. Una canna più corta sul tuo fucile consente di raggiungere velocità alla bocca inferiori influenzando anche i dati di velocità e di caduta alle varie distanze. Per tale ragione è sempre meglio testare preliminarmente le cartucce con la propria arma e procedere con la taratura prima di andare a caccia.

 

Proiettili in rame e tradizionali in piombo

I proiettili tradizionali sono costituiti una camicia di tombacco od ottone ed un nucleo di piombo. La selvaggina da cacciare influenza la scelta della palla in termini di peso e struttura: in generale selvatici più grandi necessitano proiettili più pesanti.

I proiettili di rame puro (monolitici) sono interessanti perché con questo materiale è possibile produrre palle con alto coefficiente balistico ma è importante che la struttura della palla consenta un’elevata espansione anche a basse velocità e quindi mantengano il loro potere d’arresto o stopping power, anche a grande distanza.


Un buon tiro è più importante della tecnica balistica

Il buon esito (o il cattivo) di un singolo tiro con il selvatico che cade fulminato non deve influenzare il giudizio su una palla la cui efficacia deve essere testata su base statistica, con decine di colpi portati a segno nelle più diverse situazioni di caccia.

Riuscire a piazzare un buon colpo, preciso ed efficace, dipende quindi dalla taratura dell’arma, dall’allenamento al tiro ed il posizionamento di chi spara, dal tipo di proiettile impiegato e chiaramente dalla posizione in cui si trova l’animale. Ovviamente esiste sempre il colpo fortunato, ma fondamentalmente, come in tutte le discipline, la costanza di buoni risultati non si ottiene con l’improvvisazione.